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Archivio dei tag 296/06

Il Decreto sviluppo è legge: bonus fiscale OK

Tra i punti chiave del decreto legge figura il bonus fiscale che passa dal 36% al 50%, a partire dal 1° gennaio fino al 30 giugno 2013: possono usufruire delle agevolazioni con le nuove soglie di detrazione IRPEF tutti coloro che decidono di investire nella di immobili. Dal 1° luglio la detrazione tornerò al 36%.

Per la riqualificazione energetica il bonus del 55% viene prorogato fino al 30 giugno 2013. Nuovi sgravi fiscali arrivano anche per le imprese ad elevato consumo energetico.

Linea Amica per le detrazioni fiscali

ENEA, in collaborazione con Linea Amica, servizio del Ministero per la Pubblica Amministrazione, ha attivato un servizio informazioni per rispondere a tutti i questiti relativi alle detrazioni fiscali del 55%.

Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì
dalle 9.00 alle 18.00 (mese di agosto compreso)
Numero Verde da rete fissa 803 001, da cellulare 06/828 881
Servizio online da Portale degli Italiani www.lineaamica.gov.it 
Skype: lineaamica

Risponderanno ad ogni vostra domanda dei tecnici competenti previamente formati da ENEA la quale garantirà la propria disponibilità per casi di controversa interpretazione.

9 Miliardi di euro in saldo positivo per le detrazioni irpef del 55%

Il Cresme (Centro Ricerche Economiche Sociali di Mercato per l’Edilizia e il Teritorio) e Uncsaal (Unione Nazionale Costruttori Serramenti Alluminio Acciaio e Leghe) hanno recentemente presentato un rapporto secondo il quale la detrazione fiscale del 55% sugli interventi di riqualificazione energetica degli edifici genererebbe a regime un saldo positivo per il Sistema Paese di circa 9 milioni di euro.

Secondo il presidente di Uncsaal, Corrado Bertelli, una mancata conferma del provvedimento potrebbe portare ad una forte contrazione del mercato italiano dei serramenti, stimata attorno al 27%, che si tradurrebbe nella perdita di 10.000 posti di lavoro e la chiusura di centinaia di aziende.

[Fonte: Expoclima.net ]

Possibile detrazione irpef del 55% più restrittiva?

Alessandro Arona scrive nel sito del Sole24ore.com che ci sono forti possibilità che venga inserita la proroga delle detrazioni fiscali per gli interventi di risparmio energetico negli edifici nel decreto milleproroghe di fine anno.
Da mesi il governo, tramite il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia, aveva fatto capire che si stava lavorando a un’ipotesi di proroga del 55% «più selettiva» di quella attuale. E cioè che, seguendo i suggerimenti del Cresme, premiasse gli interventi più efficienti come risparmio energetico, quali cappotti termici a muri e solai, caldaie, pannelli solari, e abbassasse invece le aliquote e i tetti di spesa per le finestre, finora gli interventi più utilizzati ma poco produttivi (da soli) in termini di risparmio energetico.
Sarà quindi molto probabile che il governo crei una nuova versione della detrazione per il risparmio energetico degli edifici con tetti più limitati sia in termini economici che prestazionali.

Vegas cambia idea? Un lume di speranza per la proroga del 55%

Il governo ha annunciato che valuterà la presentazione nell’aula della Camera di un emendamento al ddl stabilità per prorogare il bonus del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici. L’apertura è arrivata dal viceministro dell’Economia Giuseppe Vegas durante l’esame dell’ex finanziaria in commissione Bilancio.

«Faremo una riflessione da qui all’aula – ha detto Vegas – per valutare il problema e presentare un emendamento in Aula che recepisca l’argomento». Il governo, ha spiegato Vegas, si era già impegnato a inserire la proroga dell’ecobonus nel prossimo decreto milleproroghe. Tuttavia, «molte affermazioni» fatte nel dibattito in commissione Bilancio «sono assolutamente condivisibili. In un momento di difficoltà dell’economia è sicuramente utile creare qualche stimolo alla domanda». Per questo, ha aggiunto il viceministro dell’Economia, «per l’aula mi riservo di fornire una documentazione sugli effettivi costi del provvedimento».

L’eliminazione del bonus del 55% per l’efficienza energetica risulta incompatibile con l’impegno assunto in sede europea di riduzione del gas serra e il venire meno di questa misura determinerebbe un grave danno economico ad oltre 400 mila imprese che occupano oltre tre milioni di dipendenti.

Le misure di efficienza energetica sono inoltre indispensabili per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale vincolanti relativi all’accordo 20-20-20 sottoscritto dal nostro paese in sede europea. Tutti i Paesi industrializzati stanno sostenendo con misure rilevanti sia la ricerca e l’innovazione tecnologica che l’economia verde quali fondamentali driver di crescita e di opportunità per lo sviluppo di nuove imprese e la conseguente creazione di nuova occupazione.

Un decreto confermerà la detrazione del 55%

I tecnici del governo stanno lavorando ad una proroga delle detrazioni per il risparmio energetico, premiando con l’aliquota del 55% gli interventi che presentano il miglior rapporto tra costo dell’intervento e risparmio energetico realizzato. Gli altri, invece, potrebbero passare al 36 per cento.

Il problema è che, stando alla legge, entro il 31 dicembre dovrebbero essere effettuati gli ultimi bonifici: quelli successivi non saranno più detraibili (Per ulteriori informazioni controllate la F.A.Q. n. 65 dal sito ENEA)

Ma la ragione profonda del provvedimento è quella del risparmio energetico, come evidenzia Stefano Saglia, sottosegretario allo Sviluppo economico, incaricato di occuparsi della questione: «Come ministero puntiamo alla proroga, che s’inquadra nelle politiche per l’efficienza energetica, anche perché non possiamo dimenticare gli obblighi europei, che prevedono la riduzione dei consumi del 20% entro il 2020. Cerchiamo di farlo attraverso tre politiche: i certificati bianchi, gli standard per la certificazione energetica degli edifici e, naturalmente, il 55 per cento».

L’ostacolo – dice Saglia – è il costo per l’erario: «Anche se, in sintonia con l’Economia, la proroga dovrebbe essere inserita nel decreto di fine anno, l’ex milleproroghe. Del resto l’agevolazione è in vigore dal 2007, ha prodotto investimenti per 11 miliardi e un mancato gettito per 6 miliardi, contro un un incremento delle entrate di 3,2 miliardi e un risparmio in bolletta di 3 miliardi. In sostanza, si andrebbe in pari, senza contare che se non certifichiamo questi risparmi in bolletta l’Unione europea ci multa».

Resterebbe, a questo punto, la definizione della ristrutturazione dell’agevolazione: «La maggior parte del peso è dato dagli infissi», dice Saglia. Ed è proprio il tipo di intervento che costa di più: 2,82 euro (nel 2008) per ogni kWh annuo risparmiato, a fronte di di una riqualificazione energetica globale (1,09 euro/kWh) o una caldaia ad alto rendimento (1,12 euro/kWh). Si tratta di 495 GWh annui risparmiati con 131.500 interventi, ciascuno del costo medio 12.400 euro e un risparmio medio di 2,56 MWh annui. Un nuovo impianto termico ad alta efficienza fa risparmiare quattro volte tanto e costa praticamente lo stesso. «È una forzatura», ribatte Pietro Gimelli, direttore generale Uncsaal (produttori di infissi): «Il serramento porta un risparmio energetico minore ma è una spesa fattibile per tutti. In quanti potrebbero decidere l’investimento per un cappotto termico?».

«L’obiettivo – dice Saglia – è un impatto sui conti pubblici con 150 milioni di euro. Si cercherà di fare una riduzione di aliquota per i prodotti con minor rendimento energetico a fronte della spesa. E stiamo valutando anche una gradualità delle aliquote di detrazione da applicare in base al numero di metri quadrati interessati dai lavori. In ogni caso, entro novembre saremo in grado di definire la questione».

[Fonte: ilsole24ore.com ]

Le nuove istruzioni delle Entrate per la ritenuta del 10%

Arrivano le istruzioni dell’agenzia delle Entrate per banche e poste per effettuare la ritenuta del 10% sui bonifici per i pagamenti dei lavori di ristrutturazione e per il risparmio energetico. La misura prevista dalla manovra, decreto legge 78/10, è già operativa dal 1° luglio. L’agenzia, con la Circolare 40/e, ora chiarisce a banche e poste che dalla base di calcolo della ritenuta va esclusa l’Iva, che è invece compresa nel bonifico di pagamento di beni e servizi. Per semplificare, l’Iva si suppone sempre che l’aliquota sia del 20 per cento.
Per i bonifici su lavori di ristrutturazione e risparmio energetico condominiali ci sarà solo la ritenuta del 10% e non anche quella del 4%, così da evitare una duplicazione del prelievo.

[Fonte: ilsole24ore.com ]

La Camera chiede di prorogare la detrazione irpef del 55%

“Prevedere la proroga – con successivo atto normativo – della detrazione fiscale di cui all’articolo 1, comma 20, della legge 244/2007, ora in vigore solo fino al 31 dicembre 2010, per interventi di riqualificazione energetica degli edifici”.

L’ennesima richiesta di prorogare la detrazione fiscale del 55% arriva dalla Commissione Ambiente della Camera ed è inserita nel parere sulla legge di conversione del DL 78/2010 Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica, ovvero la manovra finanziaria.

Per effetto della Finanziaria 2008 (Legge 244/2007) infatti, la detrazione scadrà il 31 dicembre 2010 e, già da diversi mesi, sia il Parlamento che gli operatori del settore stanno chiedendo al Governo di prolungare l’agevolazione.

[Fonte: Edilportale]

55% operativa la ritenuta d’acconto

Entra in vigore la ritenuta d’acconto sulle detrazioni per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, così come previsto dall’articolo 25 del Decreto Legge 78/2010, recante misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e la competitività economica.

Dal primo luglio, infatti, tutte le banche italiane e le Poste Italiane S.p.A opereranno una ritenuta d’acconto del 10% sull’Irpef sui pagamenti effettuati mediante bonifico per usufruire delle detrazioni fiscali del 55%. La ritenuta sarà applicata sugli importi versati a favore dei soggetti che eseguono lavori di ristrutturazione e di riqualificazione energetica.

Ritenuta d’acconto del 10% sui pagamenti relativi alle detrazioni del 36% e del 55%

Dal 1° luglio 2010 le banche e Poste Italiane SPA opereranno una ritenuta d’acconto del 10% sull’Irpef sui pagamenti effettuati mediante bonifico per usufruire delle detrazioni fiscali del 36% e del 55%. La ritenuta sarà applicata sugli importi versati a favore dei soggetti che eseguono lavori di ristrutturazione e di riqualificazione energetica. Un successivo provvedimento dell’Agenzia delle Entrate individuerà le tipologie di pagamenti e gli adempimenti relativi alla certificazione e alla dichiarazione delle ritenute operate.