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Conto energia per il solare termico

Un conto energia per le rinnovabili termiche? “Sicuramente ci sarà”. Lo ha annunciato il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, nel corso dell’incontro per la presentazione del Fondo rotativo di Kyoto.

Senza entrare nei dettagli – “oggi sarebbe troppo anticipare qualcosa” ha detto il ministro – Passera ha spiegato che nel settore dell’energia il Governo sta mettendo a punto delle misure per dare un “grosso sostegno alle rinnovabili termiche”, che in Italia vantano delle eccellenze a livello industriale e delle PMI.

La strada maestra pare essere quella del conto energia – come già avviene per gli impianti fotovoltaici – con il quale “saremo all’avanguardia in Europa”, ha aggiunto il Ministro.

Va ricordato che un meccanismo incentivante per il calore pulito, sul modello del conto energia fotovoltaico, è previsto dal decreto legislativo 28/2011 (il cosiddetto “Decreto Rinnovabili”), ed è fortemente richiesto dalle associazioni del settore per controbilanciare gli incentivi alle rinnovabili elettriche.

Tar, pannelli fotovoltaici ammissibili anche nelle aree vincolate

La presenza di pannelli fotovoltaici non costituisce degrado per l’ambiente circostante, anche in zone sottoposte a vincolo paesaggistico. Lo stabilisce la Sentenza TAR del Veneto n. 48/2012.

Nella questione in esame i proprietari di una villetta in provincia di Treviso si vedono negata l’autorizzazione paesaggistica da parte della Sopraintendenza per l’installazione di pannelli fotovoltaici in copertura, in quanto l’immobile ricade in un’area sottoposta a vincolo e l’intervento risulterebbe incompatibile con i valori paesaggistici tutelati.

Successivamente presentano un nuovo progetto meno impattante, proponendo un impianto completamente integrato con la copertura, coprendo l’intera falda del tetto. Ma anche questa soluzione viene bocciata dalla Soprintendenza che considera l’intervento degradante dal punto di vista paesaggistico, indipendentemente dalla modalità di installazione.

I proprietari presentano ricorso al TAR che annulla il provvedimento della Soprintendenza e condanna l’Amministrazione per i beni e le attività culturali alle spese di lite in favore dei ricorrenti.

In particolare, il TAR afferma che il parere sfavorevole della Sopraintendenza si basi sul postulato che la presenza di pannelli fotovoltaici costituisca comunque un degrado per l’ambiente circostante, a prescindere dalle modalità di installazione o integrazione architettonica.

Pertanto, vengono annullati i provvedimenti della Sopraintendenza in quanto l’intervento non altera il contesto paesaggistico, considerata anche la diffusa presenza sul territorio di altri impianti fotovoltaici largamente incentivati.

Sentenza TAR del Veneto n. 48/2012

Che cosa cambia con la UNI CEI EN ISO 50001

È di recente pubblicazione la norma UNI CEI EN ISO 50001 “Sistemi di gestione dell’energia – Requisiti e linee guida per l’uso” in lingua inglese, alla quale seguirà la traduzione in italiano. La pubblicazione della ISO 50001, che va a sostituire la preesistente UNI CEI EN 16001:2009 ritirata lo scorso ottobre, porterà un nuovo significativo aumento delle certificazioni dei Sistemi di Gestione dell’Energia, già avviato dalla EN 16001. Elaborata dal Comitato Termotecnico Italiano (Ente federato UNI), la norma specifica i requisiti per creare, avviare, mantenere e migliorare un sistema di gestione dell’energia. L’obiettivo di tale sistema è di consentire che un’organizzazione persegua, con un approccio sistematico, il miglioramento continuo della propria prestazione energetica comprendendo il consumo e l’uso dell’energia.

500 Euro dalla Provincia di Gorizia per chi installa un impianto fotovoltaico

Il bando, pubblicato già nel Dicembre scorso, stanzia un contributo a fondo perduto per i residenti nella Provincia di Gorizia che vogliono installare un impianto fotovoltaico sul tetto di casa.
L’impianto deve avere una potenza nominale compresa tra 1 e 4,5Kwp, il contributo è di € 500, è cumulabile con l’incentivo GSE e va richiesto prima dell’inizio dei lavori di installazione.
Le domande devono pervenire entro e non oltre le 12.00 del 30/06/2012.
I soggetti beneficiari sono: persone fisiche proprietarie o usufruttuarie di abitazioni private, condomini di unità abitative e/o di edifici.
Gli immobili dovranno essere situati nel territorio provinciale e sugli stessi non dovranno sussistere procedure esecutive e pignoramenti in corso. Gli immobili devono essere esclusivamente ad uso abitativo.

Le domande, sulle quali dovrà essere apposta una marca da bollo di euro 14,62, dovranno essere redatte in modo completo secondo il modello predisposto, disponibile presso la portineria della Provincia o scaricabile tramite questo link e dovranno essere consegnate a mano presso l’ufficio protocollo della Provincia di Gorizia, C.so Italia, 55

[ Fonte: bora.la ]

Il decreto salva Italia dopo la conversione in legge

In data 28.12.2011 è entrata in vigore la legge n. 214/2011 con cui viene convertito con modificazioni il DL n. 201/2011, ovvero il provvedimento d’emergenza per salvare il paese.

Tra le varie disposizioni displinate dalla manovra “salva Italia” è prevista la riforma delle agevolazioni sul recupero edilizio e la proroga fino al 31.12.2012 della detrazione del 55% per gli interventi finalizzati alla riqualificazione energetica degli edifici.

Il 2012 potrebbe essere l’ultimo anno utile per usuifruire della dertrazione del 55%; il Decreto prevede infatti che a partire dal 01.01.2013 anche gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica verranno “inglobati” tra gli interventi di recupero edilizio che danno diritto alla detrazione del 36%.

Annunci di case con classe

Dal 1 gennaio 2012 è obbligo di legge (ai sensi dell’art. 13 comma 2-quater del D.lgs 3 marzo 2011 n.28) che tutti gli annunci commerciali di vendita riportino l’indice di prestazione energetica contenuto nell’Attestato di Certificazione Energetica.

Il 55% è nella manovra

Nel testo definitivo della Manovra Finanziaria appena firmato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è stata inserita nelle ultime ore la proroga del 55% fino al 31 dicembre 2012 con l’attuale apparato normativo.
Il comma all’articolo 4 della Manovra che contiene la conferma del 55% è questo:
4. Nell’articolo 1, comma 48, della legge 13 dicembre 2010, n. 220, le parole “31 dicembre 2011” sono sostituite dalle seguenti: “31 dicembre 2012”. La detrazione prevista dall’articolo 16-bis comma 1, lettera h), del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, come modificato dal presente articolo, si applica alle spese effettuate a decorrere dal 1° gennaio 2013.

[Fonte: UNCSAAL ]

Il dossier del 55 per cento

Nel testo entrato in Consiglio dei ministri, non compariva la proroga della detrazione del 55% sulle spese per il risparmio energetico, che secondo alcune fonti è stata introdotta in seguito a un confronto tra i ministri. La norma circolata nei giorni scorsi conteneva una proroga per tre anni (sino al 2014) e una serie di modifiche, in generale restrittive, della disciplina attuale, tra cui la modifica all’aliquota: ne verrebbero varate due, del 52% e del 41% a seconda della tipologia di intervento, portando la rateazione dell’importo a dieci e, in pochi casi, a cinque anni.

Tra le novità, l’obbligo di installare i contabilizzatori di calore per poter beneficiare della detrazione della spesa per la sostituzione delle finestre con quelle di nuova generazione (misura fortemente avversata dalle imprese del settore). Poi il limite a soli 2mila euro della detrazione per l’installazione di nuove caldaiette autonome sotto i 35 kW. Agevolabili sarebbero diventate anche la sostituzione di scaldabagni con pompe di calore e di caminetti aperti con termocamini, caldaie e stufe a biomasse.

[Fonte: Ilsole24ore.com ]

Novità sul 55% per fine anno!

Vi allego un link all’intervista di Maurizio Melis al Ministro Clini:
http://www.radio24.ilsole24ore.com/radio24_audio/2011/111124-mrkilowatt.mp3

Ventilazione meccanica controllata

Secondo una stima dell’Organizzazione Mondiale della Sanità un terzo degli edifici di nuova costruzione o ristrutturati potrebbe contenere aria inquinata per varie cause, tra cui le principali parrebbero essere le seguenti.

  • nel 50% dei casi la causa può essere fatta risalire ai limiti dell’impianto di ventilazione (es. mancanza d’aria esterna, impropria distribuzione dell’aria, temperatura e umidità relativa al di fuori dei valori standard di benessere e agenti contaminanti presenti nell’impianto);
  • il 30% dei casi è dovuto ad alcuni inquinanti specifici presenti nell’aria…

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