Veneto approva il “piano casa”
Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato il testo di legge “Intervento regionale a sostegno del settore edilizio e per l’utilizzo dell’edilizia sostenibile”, meglio conosciuto come “piano casa”. Il provvedimento, presentato dalla Giunta veneta il 10 marzo scorso e licenziato dalla commissione il 21 aprile, anticipa l’atteso decreto legge che il governo ha annunciato a fine marzo alle Regioni.
Il testo approvato prevede la possibilità di ampliare le prime case del 20% del volume esistente, compreso l’eventuale recupero dei sottotetti, con esclusione delle abitazioni costruite dopo il 1989, di quelle ubicate nei centri storici o in aree di inedificabilità assoluta e di quelle oggetto di specifiche norme di tutela. Basterà la sola dichiarazione di inizio di attività (Dia) e sarà possibile usufruire di sconti del 60% sugli oneri di costruzione; oneri che saranno nulli per interventi su residenze di disabili. Sempre del 20% si potranno ampliare immobili non residenziali; la percentuale sale al 30% per interventi di abbattimento e ricostruzione di edifici, residenziali e non, e al 40% se vengono impiegate tecniche di edilizia sostenibile e utilizzate fonti di energia rinnovabili.
Nel corso del lungo dibattito la bozza presentata dalla Giunta è stata modificata in alcuni punti. In particolare, è stato introdotta la possibilità di ampliamento di attività produttive solo in zona propria e il principio di silenzio-diniego dei Comuni che dovranno, entro il prossimo 30 ottobre, decidere se e con quali limiti applicare la nuova legge; in caso di mancato pronunciamento la Giunta avrà 15 giorni per nominare un commissario ad acta per convocare il Consiglio comunale e farlo deliberare sull’eventuale adozione delle nuove disposizioni.
[Fonte: Il gazzettino]